martedì 6 settembre 2011

Progetto archimpura


Ogni idea nasce in modo diverso in ognuno di noi. Può nascere da una immagine impressa sulla nostra retina che richiama un ricordo della nostra infanzia; può nascere da suoni che ricordano melodie di canzoni cantate da bambini; può nascere da sentimenti tristi o felici.

Archimpura nasce da una piacevole sensazione di benessere che si prova quando ci si accorge che due cose apparentemente slegate tra loro, si mischiano e accade la magia: si implementano, si migliorano, arrivano persino a dialogare e a convivere.
Nasce dal perverso piacere deviato che noi architetti proviamo per cercare le similitudini tra l'architettura e qualcosa d'altro; nella spasmodica pulsione di vedere nella ripetitività di un dettaglio il ritmo di una musica.
Nasce quando si riesce ad intravedere l'ordine e la precisione dell'urbanistica nella casualità del sorgere delle case in un borgo medioevale.
Nasce quando si guarda una pietanza ben composta in un piatto o quando si beve il vino dal calice giusto.

Ma perché oggi scrivo queste cose?

Perché da oggi Archimpura avrà una svolta.
Da oggi Archimpura non è più solo un’idea, un sentimento ma diventa un progetto.
Da questo mese su questo progetto saremo in tre a scrivere di commistioni di architettura urbanistica e design. Io e altri due amici architetti che come me provano lo stesso piacevole brivido nel guardare come il mondo e l'architettura si mischiano consapevolmente e inconsapevolmente.

Ho scritto che Archimpura diventa un progetto perché per ora è un blog ma non è detto che rimanga solo tale.
Nei prossimi mesi il nostro piccolo obiettivo è di scrivere tre post al mese e di far conoscere questo blog.
Faccio a me e ai miei Archimpuri colleghi un grande in bocca al lupo.

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