lunedì 10 settembre 2012

Carne al fuoco e architetti alla brace

Rieccoci on line, dopo un letargo dovuto agli impegni lavorativi dei nostri tre architetti impuri che, a quanto pare alla faccia della crisi drammatica che sta ancora mordendo Italia ed Europa (soprattutto nel nostro settore, ndr), hanno stretto i denti e con enormi sacrifici non hanno mai smesso di praticare la professione.
Si perché diciamo pure, praticare la professione al giorno d'oggi è sempre più una lotta; contro il tempo inesistente, contro parcelle non pagate, contro committenti che non riconoscono cosa sia l'impegno del professionista o contro collaborazioni con studi che impongono condizioni lavorative o di pagamento al limite del legale. Piccolo sfogo che mi concedo anche a nome degli altri due amici impuri che credo si associno.
Nonostante questo quindi l'architettura procede.
Nei prossimi mesi ci sarà un bel po' di carne al fuoco per tutti a quanto pare: ma andiamo con ordine.

Come prima cosa la biennale di Venezia, con il buon Chipperfield che è stato stracriticato sul LA Times, da Wolf Prix dei Coop Himmelb(l)au che ha commentato "cannot get any worse" (qui l'articolo) e da Luigi Prestinenza Puglisi sul suo sito e sulla celebre PresS/Tletter. (Chipperfield voto 3. Non male)

Nell'attesa di avere il piacere di andare a visitarla con la solita allegra combricola dell'aperitivo al chiosco di Santa Maria Formosa.. e di potervela raccontare su twitter e su instagram, le voci che ci giungono, parlano molto bene dell'installazione dei vincitori Urban Think Tank e la loro installazione "Torre David / Gran Orizonte".



 Poi si dovrà parlare dell'annuncio sempre durante la biennale del docu-film di Wim Wenders in 3D su Peter Zhumthor. Il celebre regista non ha portato però il tanto atteso trailer ma solamente una video intervista all'architetto svizzero.


Dopo la biennale vi segnaliamo due interessanti articoli come spunto di riflessione per tutti e anche per futuri post.

Il primo dei due articoli è apparso qualche giorno fa sulle pagine del Corriere della Sera a firma dell'esimio prof. Arch. Gregotti che ha accusato di "Colonialismo architettonico" lo studio degli svizzeri Herzog & De Meuron per il loro progetto della nuova fondazione Feltrinelli a Milano (qui l'articolo).
Il secondo articolo è apparso sul quotidiano on line il Post a firma dell'altrettanto esimio Prof. Luca Molinari che ha risposto in maniera molto pacata al Gregotti con il titolo "Una occasione da non perdere: la nuova sede della fondazione Feltrinelli a Milano".


E poi quest'anno avremo un inviato speciale al Cersaie di Bologna che ci documenterà uno dei tantissimi incontri programmati. Per ora non vi diremo quale. Ma vi segnaliamo che ci sarà una lectio magistralis di Souto de Moura, una conferenza con Shigeru Ban, un incontro con Cini Boeri e Stefano Mirti. Indiscrezioni ci danno anche la presenza di Kengo Kuma...


Insomma archimpura si risveglia alla grande dal sonno dei mesi passati.

Preparatevi, sarà un autunno caldo e archimpuro.

D.