sabato 24 settembre 2011

BENIAMINO, PARASSITA GENTILE

BENIAMINO, PARASSITA GENTILE


... Abbandonare. Lasciare senza aiuto e protezione, lasciare in balìa di sé stessi o di altri. Smettere di occuparsi di una cosa. Smettere di averne cura. Ma il paesaggio vuole [vuole!] essere abbandonato [mai più campi da golf, mai più!]. È quella la sua vocazione, il suo destino. [Col tempo forse l’abbandono assorbe il bisogno, assorbe l’oggetto con cui il bisogno si è manifestato]. ... E il monumento al bisogno riscattato dalla piè-tas sta nel paesaggio dell’abbandono in-vulnerabilmente. Mirabilmente. ... La Pennata è il manifesto popolare dell’appropriazione degli archètipi. ... Quel grattacielo somiglia a un cetriolo. Quell’auditorium somiglia a una zucca. Quello stadio somiglia a un nido. Questa è una pennata. ... In primavera, da aprile fino a maggio, il paesaggio dell’abbandono è colorato con una quantità che non si può contare di verdi diversi. Ma tanti. Mai tanti. E ogni verde ha il suo posto. E’ un verde assorbente. ...

domenica 18 settembre 2011

PAST MODERN


Il Postmodernismo è morto. A darne notizia ufficiale è il Victoria & Albert Museum di Londra che, dal 24 Settembre 2011 al 12 Gennaio 2012 inaugurerà la “prima retrospettiva globale” intitolata Postmodern – Style and Subversion1970 -1990. 

 La notizia mi colpisce soprattutto per un motivo: come scrive Edward Docx su La Repubblica del 03/09/11 “ […] che cosa è stato il postmoderno dopo tutto? Non l’ho mai capito. Come è possibile che sia finito?”

martedì 6 settembre 2011

Progetto archimpura


Ogni idea nasce in modo diverso in ognuno di noi. Può nascere da una immagine impressa sulla nostra retina che richiama un ricordo della nostra infanzia; può nascere da suoni che ricordano melodie di canzoni cantate da bambini; può nascere da sentimenti tristi o felici.

Archimpura nasce da una piacevole sensazione di benessere che si prova quando ci si accorge che due cose apparentemente slegate tra loro, si mischiano e accade la magia: si implementano, si migliorano, arrivano persino a dialogare e a convivere.
Nasce dal perverso piacere deviato che noi architetti proviamo per cercare le similitudini tra l'architettura e qualcosa d'altro; nella spasmodica pulsione di vedere nella ripetitività di un dettaglio il ritmo di una musica.
Nasce quando si riesce ad intravedere l'ordine e la precisione dell'urbanistica nella casualità del sorgere delle case in un borgo medioevale.
Nasce quando si guarda una pietanza ben composta in un piatto o quando si beve il vino dal calice giusto.

Ma perché oggi scrivo queste cose?

Perché da oggi Archimpura avrà una svolta.
Da oggi Archimpura non è più solo un’idea, un sentimento ma diventa un progetto.
Da questo mese su questo progetto saremo in tre a scrivere di commistioni di architettura urbanistica e design. Io e altri due amici architetti che come me provano lo stesso piacevole brivido nel guardare come il mondo e l'architettura si mischiano consapevolmente e inconsapevolmente.

Ho scritto che Archimpura diventa un progetto perché per ora è un blog ma non è detto che rimanga solo tale.
Nei prossimi mesi il nostro piccolo obiettivo è di scrivere tre post al mese e di far conoscere questo blog.
Faccio a me e ai miei Archimpuri colleghi un grande in bocca al lupo.