L’ edilizia è in crisi. Da
anni. Il lavoro è sempre meno e i budget a disposizione si assottigliano giorno
per giorno. I concorsi, quando si indicono
e non sono di “facciata”, rimangono spesso alla fase ideativa o rimangono
bloccati nella palude della burocrazia o dall’ insorgere di nuovi ostacoli. Se gli studi avviati piangono,
i giovani professionisti si disperano. O meglio: quasi tutti si disperano.
Alcuni di loro (di noi) hanno
forse individuato una nuova risorsa nel fenomeno – sempre più diffuso – del crowdfunding.
Le piattaforme di crowdfunding
(tra le quali la più famosa è kickstarter)
sono siti web che facilitano l’incontro
tra la domanda di finanziamenti da parte di chi promuove dei progetti e
l’offerta di denaro da parte degli utenti. I progetti possono riguardare ogni possibile ambito, dalla cucina alla
musica, passando per il design e la tecnologia
Ma cosa succede quando si
propone un progetto architettonico?
La campagna si chiama + POOL / Tile by Tile e in
cambio di un piccolo finanziamento (si parte da 25 $) si può avere il proprio
nome su una delle piastrelle che rivestiranno tutta la piscina.
E,se pensate che progetti di questo tipo non possano funzionare con il crowdfunding, vi sbagliate: la cifra che i progettisti si erano prefissati è stata raggiunta e superata qualche giorno fa. Il progetto ha trovato i finanziamenti necessari: facciamo il tifo perchè si riesca veramente a costruirlo.